IL RITO DEL CAFFÈ

Qualunque sia l’occasione, chi è ospite deve ”per forza” gradire un caffè. Un dovere da cui nessuna padrona di casa napoletana si può esimere anche se si sta preparando per il matrimonio dei propri figli. Così in mezzo a tutto il ”bordello” di arrivi e congedi, è normale che la donna lasci tutti e tutto per armeggiare con la macchinetta che in alcune case è ancora quella classica fatta di latta. E mentre l’acqua, si prende il suo tempo passando attraverso il filtro, sembra quasi che si celebri un rito fatto di primi commenti sulla giornata di festa.

A casa dello sposo l’argomento principale sono i sacrifici fatti per portare avanti quel figlio tanto amato. Dalla sposa, invece, il liquido profumato versato nelle tazze induce a qualche pettegolezzo, o meglio "cofecchia“, che quasi sempre comincia così:  "avete visto, ancora deve arrivare…  stà facendo tardi, …ma chell’ò fà apposta pè fà gli ultimi dispetti! Dovete sapere…quella è gelosa perchè ha trovato un gioiello di giovane, è bella e pò è figlia a me…! E poi…non ha cacciato un centesimo."

Infatti non manca mai quella piccola dose di sfarzo raccontando alla vicina di casa di quanto è costato l’abito, il pranzo e le bomboniere di limonge firmate Pignatelli. Intanto arriva il parrucchiere con la truccatrice mentre noi dopo aver ascoltato tutto preoccupati, gli imponiamo anche qualcosa da bere e perchè no, qualcosa anche da mangiare, magari una bella mozzarella di bufala con un pò di pane. Eh già, perchè senza la pancia piena e senza quel caffè non si carbura, potremmo anche lavorare male e, specialmete con l’ansia, se la sposa caratterialmente è uguale alla mamma e magari, per completare il quadro, è anche brutta come il padre!