LA MAGIA DEL CINEMA

Vivendo la fotografia e osservando i movimenti attraverso una macchina da presa, ti accorgi che manovrando la camera essa man mano si innamora di ciò che vedo, che sento, quasi come se volesse fare i conti con te stesso, una fusione visiva con tua stessa anima, nuda.  E allora come un fiume in piena inizi a scrivere una favola senza fermarti mai, una storia che puoi poter raccontare e condividere, un libro indelebile trasformato in un Film da custodire per sempre.

Quando scatto una foto o giro un film, sento l’adrenalina salire, miraggi di suoni invisibili che ho nella mente che si intrecciano in una danza di movimenti e di gestualità. Una descrizione di scoperte sempre nuove, che poi contemporaneamente acquistando la ragione ti porterebbe anche a chiederti meravigliato a come si fa a provare emozioni così grandi in cose che nella realtà hanno una semplice quotidianità di vita vissuta.

Ecco perché ti viene la voglia di far parte in qualche modo di questo mondo che è il Cinema, quella grandezza evanescente, un desiderio frenetico, di star dentro a quel mondo meraviglioso. Un mondo fatto di luci, suoni, danze, linee, un mondo d’Arte che vuoi conoscere, scoprire, come se fossi un bambino immerso in una stanza piena di balocchi, che ubriacato dai tanti giochi non sa da dove iniziare. Li mescola, li intreccia e poi li separa, poi l’incrocia. Giochi trasformati in favole, un dipinto di forme composte che man mano prendono vita, uno spazio fatto di attori e pubblico che narrano in maniera diversa una comicità, un amore o una drammaticità, insomma una storia comune, quasi sempre inventata, ma che comunque racconta un percorso reale di vita di un essere umano.

MIMMO FONTANELLA